Ciao a tutte, oggi voglio parlarvi dell'ultimo libro che ho letto, "Il Corvo E La Rosa", scritto dall'autrice Marilynn St. Claire.
Parto subito col dire che ho trovato curioso lo stile di scrittura di questa scrittrice, un po' fuori dagli schemi come dire… come se stessi leggendo un romanzo d'altri tempi, con uno stile classico, che al giorno d'oggi non si trova facilmente. Quindi voglio complimentarmi con questa autrice per la sua originalità.
Da premettere che non sono una che legge molto gli storici, questa storia mi ha convinta.
In questo romanzo viene descritto molto bene il luogo dove è narrata la storia: un posto magico, le Highlands in Scozia, dove il panorama fa da sfondo con i suoi intrighi, i suoi misteri e le sue storie oscure, come quelle che avvengono nella scogliera del diavolo (già il nome è tutto un dire), in cui sorge il castello di Dunraven e dove succedono cose strane. Un altro mistero che aleggia nel castello, è un antico rubino chiamato "La Rosa di Santana" per la sua forma di rosa, cosa inusuale per un rubino.
Cosa si cela dietro questi due misteri? Scopriamolo attraverso i protagonisti.
Il rapporto tra il conte Percy e Rose non comincia nel modo migliore. Lui ha un carattere burbero e solitario, è circondato solo dal suo personale di servizio e dal suo fidato amico a quattro zampe il levriere Ursus.
Rose è una serva, nipote della prozia Mary governante del castello di Lord Percy, morta in circostanze ambigue. Dopo la morte della sconosciuta Mary, Rose si reca al castello per recuperare i beni rimasti della povera prozia.
Arrivata al castello, qui incontra per la prima volta Lord Percy. Rose è un personaggio particolare, non è la classica ragazza accondiscendente di quel periodo, anzi è l'opposto. Lei è forte, tenace, testarda e indipendente... si, questo è il termine adatto per descriverla.
Percy e Rose già dal primo momento fanno scintille; sconvolto da quella piccola donna che lo sfida, mai nessuno ha osato parlargli come fa lei, questo suo atteggiamento lo turba ma allo stesso tempo lo attrae a tal punto che le offre il posto da governante che era stato di Mary, prozia di Rose, tutto per non farla ritornare al suo paese.
Anche Rose trova insopportabile il Lord, ma allo stesso tempo è attratta da quell'uomo bellissimo con gli occhi neri come la pece.
La ragazza è un po' riluttante vista l'ombra che aleggia in quel castello e nonostante il caratteraccio del conte accetta di lavorare per lui. Lei non sa come fare a governare il castello. Infatti combina parecchi disastri.
Percy e Rose hanno creato un equilibrio tra loro. Questa stabilità però, viene intaccata da strani avvenimenti che ruotano attorno ai due.
Percy sta impazzendo, non ha mai provato tutto questo desiderio per una donna, da quando Rose è entrata a far parte della sua vita il suo mondo si è scombussolato.
Lei è l'unica ad essergli entrata dentro. Ma non voglio svelarvi altro... Quindi non vi resta che iniziare a leggere. 😊
Rimasero in silenzio per quella che parve un'eternità, nessuno dei due provò imbarazzo o disagio: era un silenzio che parlava più di mille voci.
Come vi ho detto all'inizio, questo castello è avvolto da misteri mai svelati che tornano a tormentare il conte. Si comincia a capire del perché sono successi fatti a lui sconosciuti, ritorni inaspettati, scontri fino all'ultimo sangue, con un finale inaspettato e che però lascia qualche punto di domanda: Chi è? Cosa accadrà?
Voglio dire inoltre, che ho trovato questa storia intrigante, misteriosa e coinvolgente anche grazie al rapporto che i due protagonisti hanno con i personaggi secondari, alcuni un po' strambi da creare misteri per le cose raccontate.
Mi è piaciuta molto l'ambientazione suggestiva, le campagne scozzesi sono stupende con i suoi castelli, e io amo i luoghi pieni di storia.
Ma il migliore, e quello che mi ha più divertita, è il povero Ursus il levriere di lord Percy. Povero cane che diventa lo psicologo della coppia e soprattutto l'eroe indiscusso di questa storia. Mi piace che la scrittrice abbia dato vita ai pensieri del cane, come se potesse avere parola.
Vorrei fare una piccola osservazione: mi ha lasciato un po' "così", il rapporto iniziale di Percy e Rose, capisco che lui è il conte e lei la governante, ma mi sarebbe piaciuto vederli interagire di più, andando avanti con la lettura, si vede che il loro rapporto cambia. Si incomincia a percepire il sentimento che li unisce.
Sono contenta di aver letto questa storia e di essermi imbattuta in questi due protagonisti, li ho amati molto, e soprattutto mi sono divertita con le stramberie di Rose (ne ha combinato di ogni). Ma il mio preferito rimane sempre Ursus. 😜
Quindi, assegno a questo libro Quattro Piume.A Presto, Marzia💜
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