Oggi vi parlo di un genere che come già saprete mi fa letteralmente impazzire: L'Horror. "Schegge Di Paura" non solo è un romanzo che terrorizza e destabilizza, in qualche maniera riesce ad entrare sottopelle instaurando nel lettore quel senso di disagio e perché no, portandolo anche alla riflessione. Megan E. Hart ha scritto secondo me, un piccolo capolavoro, ha miscelato molto bene vari generi senza cadere nella banalità.
Tutto inizia con il viaggio verso casa di una madre e di una figlia: Martina e Jenny.
Una violenta tempesta di neve, un incidente e una innaturale e orrenda creatura costringono le due donne a vagare nella foresta fino a trovare riparo in una fatiscente baita di montagna.
Jenny si alzò in piedi. Si chinò su un mucchio di neve, passandoci sopra la mano. Guardò sua madre. «È sporca. Dovrei filtrarla in qualcosa e togliere i frammenti. Fammi vedere cosa posso fare»
Una lotta contro il tempo e per la sopravvivenza. Martina è ferita gravemente e Jenny nasconde alla madre dei seri problemi di salute.
Ferita, affamata e stanca, Martina in questo frangente tira fuori la mamma tigre che è in lei, nonostante non sia in grado di occuparsi della figlia, in tutti i modi cerca di incoraggiarla e supportarla.
Fra le due donne c'è del risentimento, Jenny è rancorosa verso una madre che crede assente, Martina è risentita per non aver fatto di più per sua figlia, ma nel corso del tempo che trascorreranno nella baita e sotto pressione, in qualche maniera si ritroveranno.
Una creatura famelica bracca le protagoniste impedendogli di fuggire, ma Martina e Jenny non demordono...
«Che c'è?!» Gridò Martina.
«Impronte.»
«Che tipo di impronte?»
«Di quelle grandi»Jenny aprì di nuovo la porta, nonostante il grido di avvertimento di sua madre.
Che devo dire a questo punto? DALLA PRIMA ALL'ULTIMA PAROLA il romanzo è un continuo sali e scendi di emozioni, a partire dalla paura, per finire con la tenerezza di un rapporto che solo madre e figlia/o possono avere.
Adrenalina allo stato puro! Ecco, questo l'aggettivo giusto, ho divorato la storia in una nottata, non me ne sono nemmeno resa conto.
Ciò che più mi ha attratta, è stato come l'autrice abbia descritto il rapporto fragile, ferito, impercettibilmente rotto di queste due donne che in un batter d'occhio si ritrovano a vivere l'inferno in terra.
Tutti noi nei momenti più bui e difficili in qualche modo tiriamo fuori il meglio, soprattutto se si tratta di mettere in salvo chi amiamo.
Martina sà che forse non c'è scampo e Jenny non lascia la mamma sola, si prende cura di lei senza batter ciglio. Stupendo!
Il graffiare alla porta, voci sussurrate come aliti di vento, rumori indistinti e perfino il rumore della neve che cade leggera è descritto in maniera perfetta e semplice da comprendere. La Hurt con questa storia riesce a penetrare negli anfratti più profondi delle nostre paure, facendoci annaspare in un abisso senza fine, bravissima!
Quest' autrice ha talento da vendere e per essere il suo primo romanzo horror devo ammettere che è stata molto brava a non cadere nelle solite storielle "Paurose".
Un'altra risatina attutita, e in qualche modo gorgogliante, si fece strada attraverso il muro e poi nella sua testa. Era il suono di qualcosa di sgradevole che sorgeva come in una palude...
Un romanzo breve questo, che in poche pagine si insinua nell'anima e nel cuore.
Assegno a "Schegge Di Paura" Cinque Piume.e ringrazio la VirgiBooks per la copia inviatami.
Alla Prossima, L'Aura🕸👩❤️👩❄
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