16 maggio 2019

New England Tour... Pasqua sfidando il freddo...

Ciao a tutte, come promesso Vale vi racconta il suo ultimo viaggio negli States... ovvero il bellissimo e romantico New England.
Questo tour ha toccato ben 6 stati e in 9 giorni ha quasi sempre cambiato hotel ogni sera... partiamo dal principio del suo itinerario...


19/04/2019

Sono partita da Bologna alla volta di Boston con cambio a Monaco. Purtroppo non siamo stati fortunatissimi con il cambio di aereo, in quanto il tempo di attesa nella famosa città della birra tedesca da 4 ore si è trasformata in ben 10!!!! Ma non demordiamo... la voglia di mettere i piedi nella terrà della libertà è troppo forte...

20/04/2019

Giunti a Boston dopo un estenuante viaggio e una profonda dormita, finalmente inizia il tour, nell'unico giorno che abbiamo a disposizione per visitare questa bellissima città, dalla forte influenza europea. Per poter massimizzare al meglio il tempo e vedere più cose possibili, abbiamo intrapreso il FREEDOM TRAIL, una passeggiata di 4km composta da una linea di mattoni rossi perfetta per rievocare le tappe dell'Indipendenza. Il tour parte dal Boston Common per poi terminarlo a Charlestown, al di là del Charles River.



Degni di nota ma soprattutto di visita, meritano il Quincy Market (centro nevralgico di attività commerciali, dove poter degustare ogni prelibatezza possibile e immaginabile... Noi abbiamo pranzato con una succulenta Lobster Roll e un Clam Chowder) e la Trinity Church (esempio di architettura neoromantica calata in un contesto estremamente moderno, non può non sorprendervi la loro diversità stilistica, che si sposa con sorprendete armonia).





Il mio consiglio è quello di visitare questa meravigliosa città seguendo i mattoncini rossi come pollicino, ma successivamente perdetevi tra le sue vie acciottolate dal sapore e dal gusto europeo. D'altronde il New England è stata la prima tappa dei padri pellegrini inglesi e il fattore europeo rappresenterà un comune denominatore per tutto il viaggio.

21/04/2019

Prendiamo a noleggio un auto e lasciamo Boston per dirigerci verso Salem - celebre città delle streghe - una tra le prime città ad essere colonizzate dai Padri Pellegrini. Chi non ha mai sentito parlare di questa città ricollegandola alla stregoneria e alchimia... Potete visitare (a pagamento) la cosiddetta Wich House, casa in cui visse il magistrato deputato ad indagare su alcuni casi di stregoneria e proprio nella sua abitazione condusse molti interrogatori...

Voglio farvi presente che Salem non è solo riti di stregoneria, ma nella sua storia è possibile ritrovare anche un importante sito marittimo nel XVII secolo, con la sua maggiore espressione nel Derby Wharf, per cui perchè non cogliere l'occasione per fare una bella passeggiata lungo questo meraviglioso pontile e perdersi tra i ristorantini e negozietti di questo borgo marittimo?

Proseguiamo il nostro itinerario diretti verso il Maine, più precisamente nella terra della Lobster... Non avete ancora capito di cosa sto parlando? Ovviamente di Portland, nota non solo per le sue specialità culinarie, ma anche per la sua costa sia scogliosa che sabbiosa e dei suoi pittoreschi fari.
Il meteo purtroppo non è dalla nostra parte e nonostante il cielo grigio e poco rassicurante ci dirigiamo verso Cape Elisabeth a sud di Portland dove a Fort William Park troviamo il meraviglioso Portland Head Light, il più antico dei 52 fari presenti nel Maine.
Lo spettacolo che ci troviamo dinanzi è un paesaggio pressoché novembrino, indubbiamente con una stagione migliore ci saremmo goduti maggiormente questo luogo meraviglioso, ma anche con la nebbia posso asserire che il faro illuminato avvolto nella nube ha quel sapore malinconico ma senza dubbio magnifico.

Con tanta umidità in corpo e dopo un lunch tipicamente americano, decidiamo di visitare Portland. Devo dire che la cittadina mi è piaciuta, in particolar modo l'Old Port e l'Art District, ma essendo originaria di una città di mare particolarmente turistica, questa non mi ha lasciato chissà quale emozione, fermo restando che tutto ciò che mi ha circondato sia in questo paese che in tutta la vacanza, mi ha dato l'impressione d'essere su un set cinematografico, è tutto molto molto americano... non saprei in che modo descriverlo se non dirvi che ciò che vedete nei film rispecchia fedelmente la realtà...

22/04/2019

Il giorno successivo lasciamo il Maine per dirigerci nel New Hampshire - come già anticipato cambieremo stato ogni giorno - diretti a North Conway. Le cose da vedere e da fare nei pressi di questa cittadina sono molteplici, come prendere un trenino storico per percorrere differenti itinerari scenici (https://www.conwayscenic.com/).

Come sempre la fortuna non ci ha assistito e nel giorno del nostro passaggio, il trenino purtroppo non viaggiava, per cui abbiamo optato come unica scelta possibile la visita di un lago all'interno di in un bosco non troppo lontano dal paese - Echo Lake -.
Vi ho già detto che abbiamo sfidato la pioggia e la nebbia? Ecco ora ci ritroviamo con 18 gradi e dobbiamo zigzagare tra lastre di ghiaccio per poter giungere questo spettacolare lago ai piedi della Cathedral Ledge (illusi quelli che pensano di trovarsi dinanzi una chiesa... la Cathedral non è altro che una mastodontica "Rock"...)


Tra ghiaccio, il sole tanto atteso, treni vintage e un po' di beato shopping, finalmente la giornata giunge al termine, è giunto il momento di riposare le nostre stanche terga presso un hotel meraviglioso...  cosa ve lo dico a fare... anche qui sembrava d'essere in un film... non vi ricorda il Gran Budapest Hotel...?!

23/04/2019

Il giorno successivo lasciamo questo hotel surreale per dirigerci a Burlington nel Vermont. A dire la verità le attività da fare nel Vermont sono molteplici, se decidete di passare da queste parti in inverno ci sono differenti stazioni sciistiche, mentre in estate innumerevoli sentieri sono pronti ad accogliere viaggiatori e turisti, ma il mio consiglio è di calcolare bene le distanze tra una tappa e l'altra e soprattutto individuare cosa vedere prima di prenotare. Le miglia sono tante tra i differenti spostamenti e se avete intenzione di spendere del tempo in diverse attività sportive allora calcolate di soggiornare almeno un paio di giorni per ogni tappa.
Dopo questa piccola parentesi logistica, come già detto precedentemente ci avviamo verso questa cittadina del Vermont attraversando il famoso White Mountain (Parco nazionale), fino a giungere nella patria dello Sciroppo D'acero e del foliage.


Burlington è una delle più popolose città del Vermont con un'importante università e credetemi quando sono passata di fianco le abitazioni delle confraternite mi è sembrata d'essere spettatrice di un film Young Adult...
Questo paesino sorge sulle sponde del Lake Champlain, luogo in cui per la prima volta i nativi americani incontrarono gli europei. Una volta arrivati alla riva del lago è possibile decidere di fare una crociera in modo di assaporare maggiormente lo spirito che questi luoghi possono dare.
La mia idea era proprio questa, farmi una bella gita sul lago, ma il vento freddo che tagliava le orecchie mi ha fatto dirottare l'interesse verso una bella passeggiata nel cuore del paese e degustarmi un Wrap di tutto rispetto... 
Se pensate di trovarvi di fronte ad una città pari a Boston o San Francisco, bhè sbagliate di grosso... Nonostante Burlinton sia un paese di grosse dimensioni, il fulcro commerciale ed economico è circoscritto unicamente alla zona pedonale di Church Street Marketplase, luogo in cui si svolgono tutte le principali attività.


A pancia piena e felici di questa passeggiata sotto il sole decidiamo di avviarci verso Stowe, paesino montano dove passeremo la notte. Nel viaggio diretti alla nostra meta incrociamo la famosissima fabbrica di gelato Ben & Jerry, purtroppo mio marito non si è voluto fermare e a me è rimasta la voglia di gelato per tutto il resto della vacanza...


Che dire di Stowe... la guida ce l'ha venduta come un paesino simile ai nostri paesi trentini, ma devo dire che in America, capire di trovarsi in una località montana è personalmente difficile. Le strade che percorri non sono come le nostre con tornanti, ma sono tutte dritte, per cui ti ritrovi ad essere in quota senza nemmeno accorgetene e le montagne non sono appuntite ma appaiono più come "collinette" pertanto sembra di essere in una nota località sciistica, credetemi che è stato abbastanza surreale, se non chè questo villaggio è costituito realmente da 5 case, ma non 5 per dire, davvero 5 case di numero più la chiesa, un dentista ed un ufficio postale.
Ragazze... di questo viaggio posso dire, che chiunque di voi  abbia studiato odontoiatria qui può avere un futuro, ogni 10 miglia c'è uno studio dentistico... Non sarà mica perchè la popolazione ingurgita una quantità di zucchero tale che potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico di una nazione intera?

24/04/2019

Giorno nuovo, Stato nuovo... lasciamo il verde Vermont con le sue Alci e lo sciroppo d'acero per affrontare la distanza più importante, 271 miglia (4 ore di viaggio) per andare diretti a Mystic nel Connecticut.
Mystic (nota per il film "Mystic River") ha una nota rilevanza data dalla sua gloria nell'industria di baleniere, di navi mercantili e di velieri. La nostra attenzione è orientata nella visita del Mystic Seaport - situato sulle sponde del fiume Mystic nella sede degli ex cantieri navali - ora rappresenta un museo marittimo dove al suo interno sorge il Village, ovvero la ricostruzione di un villaggio costiero dell'Ottocento in cui figuranti in costume illustrano il lavoro dell'epoca e 3 navi visitabili tra cui l'ultima baleniera di legno ancora galleggiante.
La visita di questo museo (dal costo 28$ a persona) mi è piaciuta molto, in particolar modo la ricostruzione dettagliata del villaggio, sembrava d'esser tornati indietro nel tempo e il supporto del personale disponibile a raccontare la vita che si svolgeva lì un tempo mi ha aiutato ad essere maggiormente coinvolta e trasportata.



A conclusione di questa giornata così intensa di storia, di cultura marittima e di ricordi dati dal famoso film "Mystic River" non potevamo che cenare al tramonto sulle sponde del fiume che ha dato il nome alla pellicola appena citata, degustando una rivisitazione americana di "Bouillabaisse" particolarmente piccante (faccio presente che io odiooooooo il piccante... ndr)

25/04/2019

Lasciamo le sponde del Mystic River per giungere alla famosissima penisola di Cape Cod - torniamo in Massachusetts - non prima di fare una breve sosta a Providence in Rhode Island.
Posso dirvi che nelle poche ore che abbiamo dedicato alla visita di questa città, il Rhode Island State House (sede del congresso del medesimo stato) ha rappresentato la principale "attrazione"; costituito da una maestosa cupola ispirata a San Pietro, devo dire che ha monopolizzato e ipnotizzato lo sguardo, la sua imponenza è meravigliosa. Purtroppo il tempo a nostra disposizione è tiranno ma non per questo non abbiamo potuto non apprezzare gli edifici storici in stile coloniale che rappresentano le vie del centro della città.



Lasciata a malincuore Providence ci dirigiamo di tutta fretta verso Cape Cod in particolare a Woods Hole per prendere il "Ferry" che ci porterà a Martha's Vineyard.
Quest'isolotto è una meta privilegiata dei vip della East Coast, caratterizzata da un'atmosfera rilassata grazie alla comunità di artisti e amanti della natura.
A causa dello scarso tempo a disposizione non ci siamo potuti allontanare tanto dal punto in cui ci ha lasciato il traghetto - onestamente credevo di trovare un micro isolotto, ma come si sà in America tutto è grande e le distanze da affrontare sono impensabili per poterle intraprendere a piedi o in bici - pertanto abbiamo optato di goderci la bella giornata di sole passeggiando per il paesino come una coppia di pensionati, senza dimenticare di goderci lo splendido panorama e le spiagge selvagge che caratterizzano l'orizzonte.


26/04/2019

Come si dice? Vacanza bagnata vacanza fortuna? Bhè in occasione del nostro ultimo giorno da dedicare il New England, questo ci ha accolto con un bel diluvio universale, ma io ho un programma da rispettare... così in barba alle intemperie atmosferiche decido di visitare il Faro Eastham - o quanto meno mi accontento di vederlo da lontano sotto uno scroscio d'acqua con un vento non indifferente ed un freddo polare - per poi abbandonare a malincuore questa penisola con la promessa di ritornarci con almeno 30 gradi!!!




Bene, arrivati a questo punto, nell'ultimo giorno pieno di vacanza, il meteo non mi sta aiutando ma armata di guida ed internet cerco di individuare una tappa intermedia tra Cape Cod e la nostra destinazione finale della giornata - Plymounth - ed individuo un paesino interessante con un nome tanto famoso quanto gustoso, Sandwich!!! Devo dire che questo diversivo è stata una piacevole scoperta, infatti ci siamo ritrovati nel primo villaggio ad essere stato fondato nella penisola Cape Cod nel 1637 ed abbiamo avuto la possibilità di vedere - purtroppo solo dall'esterno - la casa più antica nella zona risalente al 1640 e il Dexter Grist Mill un carinissimo mulino del 1650, ottimamente restaurato.



Piacevolmente colpiti da questa inaspettata scoperta e dal meteo acquietato, decidiamo di immergerci direttamente nel '600 a Plimoth Plantation... un museo a cielo aperto nei pressi di Plymouth, anche questo con raffiguranti in costume che impersonificano la vita dell'epoca rispondendo a tutte le domande che il visitatore gli pone. La Plantation comprende la ricostruzione di un villaggio fondato dai Padri Pellegrini così come appariva nel 1627, in coesistenza con il villaggio dei nativi americani Wampanoag - che resero vita difficile ai coloni appena sbarcati nel nuovo mondo -. 
Parlando con uno dei figuranti, non appena sentito che veniamo dall'Italia ci siamo persi a disquisire di storia, in particolare di Roma e mi sono resa conto che per loro questi musei rappresentano la loro vera storia e realizzi che nel vecchio mondo nel 1600 avevamo già vissuto l'impero romano, il medioevo, la grande peste... pertanto mi fa tenerezza vedere l'attaccamento degli americani a tutto ciò che per loro può rappresentare un legame con le proprie origini storiche che oggettivamente è giovanissimo!











Vorrei far presente che a Plymouth è stato creato un tempio volto a commemorare lo storico evento dello sbarco dei Padri Pellegrini in America rappresentato da una Roccia in riva al mare, secondo la cui tradizione 102 coloni ci hanno messo piede una volta arrivati a terra. Questa è proprio la riprova del fatto che per gli americani qualsiasi ritrovamento è un'occasione per celebrare il proprio passato e le proprie origini.


27/04/2019

Il nostro viaggio sta volgendo al termine, ma la mia sete di visitare e di assorbire tutto quello che gli States possono darmi non si placa, per cui mi sono informata su quale potesse essere meta di visita tra Plymouth e Boston.
Per la prima volta senza guida - per chi mi conosce sà che questo è un disastro...... -  in questa occasione mi sono fidata delle informazioni date dall'hotel, in aggiunta a quello che ho reperito in rete e nonostante questa tappa sia stata effettuata "a braccio", devo dire che ne è valsa la pena. Sto parlando di Quincy, una piccola cittadina alle porte di Boston, facilmente accessibile anche con il treno, considerata la città dei Presidenti.
E' possibile effettuare degli itinerari dedicati alla memoria dei due presidenti considerati "illuminati", ma noi per praticità e scarsità di tempo, abbiamo optato per un giretto nel centro del paese dove ci siamo imbattuti in una piazza con statue commemorative di questi due importanti personaggi politici americani.



E' giunta l'ora d'andare in aeroporto, ma non per questo perdiamo l'occasione di degustare in un locale assolutamente "typically" la nostra ultima Lobster...


In aereo ho ben 8 ore di viaggio per riflettere su questa esperienza americana. Non è la mia prima volta negli States ma posso assolutamente affermare d'aver vissuto un'esperienza intensa - un po' freddolosa - ma senza dubbio unica. L'America che ci viene propinata quotidianamente nei film rispecchia senza alcun dubbio la realtà!! Se pensiamo a città come New York, Los Angeles o grandi metropoli non possiamo dire che queste rappresentino realmente ciò che è questo paese. L'America è un concentrato di contraddizioni, o la ami o la odi e personalmente io la amo, in ogni sua sfaccettatura, da quella più glamour che può dare Boston a quella montana proposta dal White Mountain, ognuno ha la propria caratteristica e tipicità, unica nel suo genere, per cui care amiche lettrici... provare per credere.
Arrivati a questo punto, prima di salutarvi, voglio lasciarvi con un'ultima perla... ovvero i noti e famosissimi Ponti Coperti, a mio avviso questi rappresentano, assieme al foliage del Vermont e ai fari del Maine un elemento caratteristico del New England.




Alla prossima "avventura"

Vale👄👄💚💚

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