02 agosto 2019

Amami prima che vengono a prendermi di Giulia Amaranto

"Amami prima che vengano a prendermi ", romanzo M/M di Gulia Amaranto.
Federico e Michele vi travolgeranno come un fiume in piena; quindi cosa aspettate?  Fate come la nostra L'Aura e leggete questa bellissima storia d'amore.


Amami prima che vengano a prendermi: Un'intensa storia d’amore gay ai tempi della Seconda Guerra Mondiale di [Amaranto, Giulia]Titolo: Amami prima che vengano a prendermi
Autrice: Giulia Amaranto
Casa Editrice: Self Publishing
Data pubblicazione: 01 Luglio 2019
Genere: Romance M/M
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TRAMA
Una notte, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, il giovane maestro elementare Francesco viene svegliato da qualcuno che chiede aiuto, picchiando alla porta. Agitato, corre ad aprire: quasi non lo riconosce, perché sono passati alcuni anni, ma è Michele, un amico d'infanzia, che è scappato dal fronte di guerra e lo supplica di nasconderlo in casa sua. Francesco, turbato, sente di nuovo nascere dentro di sé il sentimento che per anni aveva cercato di sopprimere. Decide di aiutare Michele, anche se nascondere un disertore è un reato grave, e lo fa ospita in casa sua.
Francesco scopre che anche Michele è da tempo innamorato di lui; questo lo rende felice e triste allo stesso tempo: vorrebbe dedicarsi a questo amore, anima e corpo! Ma come può vivere serenamente il rapporto con un altro uomo, cosa che la società dell'epoca ostacolava e disprezzava
Mentre fuori imperversa la guerra più devastante della storia, e la popolazione è sconvolta dalla fame e dalla paura, Francesco e Michele trovano una loro dimensione per amarsi… Ma cosa riserverà loro il destino? 

L'amore e la dolcezza riportate in sole novantasette pagine è disarmante.
Di solito inizio le mie recensioni con una descrizione approssimata della trama, ma ora mi ritrovo a rivedere le mie abitudini.
Giulia, a parer mio ha scritto il miglior M/ M che abbia mai letto e chi mi conosce sa che ne ho letti abbastanza.
Sono rimasta affascinata dalla descrizione dettagliata e non prolissa del periodo nel quale si svolge questa bellissima storia d'amore:" Seconda guerra mondiale".
Periodo nel quale ogni diversità non era tollerata sotto ogni punto di vista; uomo padrone, donna remissiva, erano queste le vite stilizzate di quasi tutte - se non tutte - le persone di quel periodo.
Ma l'amore è qualcosa che ci piomba addosso come un macigno invisibile, non lo vediamo ma lo sentiamo benissimo; è qualcosa che mai potremmo spiegarci, che mai riusciremo ad evitare neanche se impiegassimo al massimo le nostre forze.
Ed è quello che è accaduto ai nostri due protagonisti:" Federico e Michele ".
A quei tempi, a chi disertava spettava come pena, la morte. Dopo momenti terribili e atti indicibili, Michele decide di abbandonare il fronte e quale posto migliore della casa dove abita il suo amico Federico potrebbe tenerlo al sicuro?
In una sera fredda e piovosa Michele bussa proprio alla porta del suo amico il quale accetta senza obiezioni di ospitarlo in gran segreto.
«È il pane più buono che abbia mai mangiato» disse Michele, interrompendo il flusso dei suoi pensieri. «Se mangio questo pane è perché adesso sono un uomo libero»
Federico è innamorato di Michele fin da quando erano due bambini e anche dopo la sua partenza il suo sentimento non è cambiato, anzi è aumentato ogni giorno di più; ma la cosa che Federico non sa, è che anche Michele prova un tenero e speciale amore per lui.
«Sono felice di averti ritrovato, Francesco».Sentire il suo nome dalla sua bocca, pronunciato sottovoce… Era come calarsi in un mare caldo dopo mesi di quel freddo che penetra sin dentro le ossa. Quanto, quanto avrebbe voluto rispondere che per lui era la stessa cosa!
Dal momento della dichiarazione, fra i due scoppia la passione, passione che l'autrice descrive con tatto e delicatezza, attimi di puro amore non volgari e tanto tanto dolci.
Si sa che le cose belle durano poco, per colpa di qualcuno i due ragazzi saranno costretti a prendere una decisione drastica che cambierà le loro vite.
Leggere questo romanzo mi ha riempito il cuore e l'anima.
Unica pecca - secondo me - è il finale troppo frettoloso. Sono arrivata a questa conclusione forse perchè avrei voluto leggere di più sui nostri protagonisti. La scrittura della Amaranto è fluida e semplice, come piace a me.
Assegno al romanzo il massimo, cinque piume.
 «L' HAI CAPITO CHE TI AMO?»
Alla prossima, L'Aura ❤💗

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