19 luglio 2021

Recensione: L'Ultima Stazione Di Luciano Dal Pont

Ciao a tutte, oggi la nostra L'Aura ci parlerà di un romanzo particolare, un viaggio se così si può definire, della psiche di ogni essere umano. Mi riferisco a "L'Ultima Stazione" di Luciano Dal Pont edito Bre Edizioni
Vediamo insieme cosa ne pensa la nostra blogger. 
Buona Lettura.

Titolo: L'Ultima Stazione

Autrice: Luciano Dal Pont

Casa Editrice: Bre Edizioni

Data di Pubblicazione: 23 Aprile 2021

  Genere: Horror

Pagine: 78

Prezzo Ebook: 2,99 €

Prezzo cartaceo: 8,00 €

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TRAMA

L’inferno è davvero com’è descritto in un certo tipo di allegoria religiosa, un luogo immerso nelle fiamme eterne dove bruciano le anime dannate, oppure è immaginabile sulle basi della più articolata visione dantesca? O invece può assumere diverse forme a seconda del vissuto di ciascuno, travalicando il confine tra la vita e la morte? Lo scoprirà suo malgrado Carlo Clavelli, inseguito e tormentato da un terribile ricordo che continua a riaffiorare nella mente assieme ai rimorsi a esso legati e al ritornello di una vecchia e tristissima canzone, rendendo la sua esistenza, appunto, un inferno. Ma l’inferno non ha confini…

Oggi voglio parlarvi di un romanzo particolare, una storia che riesce ad entrare nella testa del lettore portandolo a profonde riflessioni. Mi riferisco all'ultimo lavoro di Luciano Dal Pont "L'Ultima Stazione" edito Bre Edizioni.
Carlo Clavelli è un uomo roso dai rimorsi e dalla colpa. Ha un passato turbolento del quale si vergogna, e ogni giorno lo tormenta. Ha provato a vivere come ogni essere umano, ma ciò che gli è accaduto quando ancora era un adolescente, lo perseguita ancora oggi con la potenza che solo i rimorsi e i rimpianti hanno.
Ogni bottiglia vuotata è un passo avanti che mi avvicina alla meta... solo che... solo che ormai non ce la faccio più ad aspettare! Cristo santo, non ce la faccio più...
Alla stazione, come tutti i santi giorni, Carlo riflette e rimugina su ciò che è stato; è stanco e affranto, depresso e deluso da se stesso. Una litania continua di uno spezzone appartenente a una famosa canzone lo perseguita, trascinandolo sempre di più verso il baratro. 
Vi chiederete ora quando l'horror farà il suo ingresso! Durante le sue solite paturnie in stazione, Carlo d'improvviso, senza rendersene conto si ritrova all'interno del vagone nel quale affronterà i demoni della sua mente e della sua vita.
Carlo sentì freddo, un  freddo intenso e improvviso, tutto il suo corpo s'irrigidì come se si stesse trasformando in un blocco di ghiaccio
Un  romanzo in continua ascesa, Sì! Ascesa per l'inferno...
Durante la lettura ho avuto pena inizialmente di questo uomo così addolorato, non ne sapevo ancora i motivi, ma alla fine tutto ha avuto un senso logico e sinceramente, a mio parere, tutto ciò che passa Carlo è ben meritato; quando si dice "IL KARMA" o "LA RUOTA GIRA PER TUTTI", bè questo romanzo è la prova evidente che la giustizia prima o poi arriva. 
Non  posso rivelare molto, vi rovinerei il gusto della vendetta leggendo, ma credetemi vi piacerà molto.
I temi che lo scrittore affronta sono attuali e importanti. Quando ho appreso il motivo per il quale Carlo è in continua lotta con se stesso ho avuto una stretta al cuore. Avrei da dire tanto, ma anticiperei fatti che è meglio scopriate da soli.
L'autore è stato un maestro nel descrivere le emozioni del protagonista, sono scritte talmente bene che ho sentito tutto il dolore e il rimorso di Carlo il quale in qualche modo, si lascia andare all'inevitabile, come se volesse punirsi in modo da raggiungere il perdono e la pace.
In poche pagine il romanzo entra nel cuore e nella testa di chi lo legge. Un consiglio che voglio dare è quello di leggere questa storia con la consapevolezza di entrare in un mondo particolare e doloroso, non è un racconto da leggere a cuor leggero. 
Il tempo guarisce ogni ferita. Si, certo, come no? ma che stronzata di frase fatta, che insulso luogo comune privo di significato. le ferite della sua anima non solo avevano continuato a sanguinare, ma si erano infettate sempre di più...
Assegno Cinque Piume a questo piccolo capolavoro e ringrazio a nome mio e del blog la Bre Edizioni per la copia inviataci.
 Alla Prossima, L'Aura

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