RICORDA, UNA ROSA È FATTA SIA DI SPINE CHE DI PETALI.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo a mio dire molto bello ed emozionante: "Le Campane Di San Pietroburgo" della bravissima Jessica Marchionne.
Il romanzo inizia col raccontare la vita di Viktor, bambino russo benestante, e di come egli soffra dell'indifferenza di suo padre e dei suo fratelli. Non tutti i componenti della sua famiglia gli sono ostili, Ivan secondogenito della famiglia Mihailov, è l'unico ad interessarsi a lui.
Per il suo decimo compleanno, Viktor riceve in dono da suo fratello Ivan, un diario che a dire di quest'ultimo sembra essere magico; solo cose belle e sogni dovranno essere riportati su quel misterioso quadernetto, altrimenti la magia non potrà compiersi.
Passano tre anni dal compleanno di Viktor, il quale non ha mai smesso di scrivere sul suo diario, fino a quando non sarà usato come merce di scambio per far si che la sua famiglia espatri. Il ragazzino viene venduto ad un uomo inizialmente misterioso - Gavril - ma che si rivelerà di grande importanza affettiva e... non dico altro, mi fermo qui. Concedo a voi il privilegio di scoprire cosa legherà questi due personaggi.
Essendo amante del genere fantasy e anche delle storie ambientate in epoche lontane, ho scelto di recensire questa storia perché affascinata dalla trama.
Sono stata travolta immediatamente dalla storia in questione, lo stile dell'autrice è favoloso; essendo un romanzo che tratta di tematiche importanti e di fatti realmente accaduti durante la prima grande guerra in Russia - secondo me - , per la scrittrice credo non sia stato facile riportare con maestria ciò che avvenne a quel tempo.
Si, il romanzo mescola fantasia e realtà, ma il sottile filo che lega le due cose è ben saldo portando il lettore indietro nel tempo, senza trascendere nel banale o nella finzione.
Il personaggio di Viktor cresce man mano che la storia prende vita, si parte con lui bambino arrivando poi alla sua completezza, un uomo con ideali saldi, deciso ad arrivare fino in fondo. Ne ha passate tante il nostro protagonista, fin da quando era un fanciullo si è sempre sentito di troppo, non amato; la sua era una lotta continua per cercare di ingraziarsi un padre del tutto indifferente.
L'unico appiglio per Viktor è suo fratello Ivan, il quale lo appoggia e lo incoraggia sempre.
Gavril è un uomo con la sofferenza perenne nel cuore, mangiato dai rimorsi per ciò che è accaduto alla sua famiglia; da quando Viktor diventa parte importante nella sua vita, in qualche modo ricomincia a vivere sentendosi più leggero e meno in colpa. Ho amato molto il personaggio di Gavril e scommetto che lo adorerete anche voi; il suo coraggio è ammirevole, ce ne fossero ancora al giorno d'oggi uomini così.
Anche un secondo felice può diventare l'oro che un giorno rimpiangerai.
Tutto il romanzo si svolge durante il periodo della prima grande guerra in Russia, partendo dall'assassinio della famiglia Romanov, alla caduta dello Zar, continuando poi con l'avvento di Lenin e Stalin e la loro politica della paura.
L'autrice, come ho detto prima, è stata bravissima a far collimare finzione e realtà, rendendo così la storia bella, appassionante e avventurosa, piena di colpi di scena fino alla fine.
Consiglio "Le Campane Di San Pietroburgo" non solo perché è un ottimo romanzo, ma anche perché un ripassino di storia non fa male a nessuno😏.
Assegno per quanto detto
Cinque Piume e ringrazio la
Words Edizioni per averci dato la possibilità di conoscere la scrittura della bravissima Jennifer Marchionne.
Alla Prossima, L'Aura 💂💓💣
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