06 agosto 2020

Review Party: Oltre La Rapina di Manuel Sgarella

"Non si può impedire alle persone di essere se stesse, di essere le azioni che compiono, ma possono aiutare a vivere meglio quelle azioni. A viverle per se stessi, non per gli altri"
Ciao a tutte, oggi Vale vi parlerà di un Crime una lettura insolita per lei.
Chissà cosa ne penserà di un romanzo fatto di intrighi e suspence... Venite a scoprire il  pensiero dell'ultimo romanzo di Manuel Sgarella con "Oltre La Rapina".

Titolo: Oltre La Rapina
Autore: Manuel Sgarella
Casa Editrice: Self Publishing
Data di pubblicazione:30 Giugno 2020
Genere: Crime
Finale: Autoconclusivo
TRAMA 
Un gruppo di rapinatori colpisce in pieno giorno una banca nella periferia di Milano. Tra loro anche un ex poliziotto, Luca Morando, detto “il Cieco”, che da mesi si è infiltrato in quel gruppo. Dopo la fuga, nella cascina dove hanno fatto il cambio dell’auto, viene ritrovato un cadavere e la banda, guidata da un altro ex poliziotto, “il Celerino”, è costretta a sciogliersi. Luca ha forti dubbi su quello che sta facendo: non sa più da quale parte stare. La sua copertura è saltata da tempo, eppure sia la polizia che il Celerino gli hanno promesso di fargli riavere Diana, la sua amata, costretta all’esilio nel programma di protezione testimoni, per aver raccontato, mesi prima, la verità sulla corruzione nella Milano post Expo. Ma da tempo Diana è scomparsa. Inoltre la banda ha un obiettivo particolare che conosce solo il Celerino. Lui sta seguendo le direttive di qualcuno che non si accontenta più di conquistare solo Milano. Qualcuno che vuole uscire dai confini, che vuole Roma, che vuole l’Italia. L’ex agente Luca Morando, per poter riavere Diana, è destinato a scoprire la verità dietro quelle rapine, dietro quei rapimenti. Una verità che arriverà a toccare anche il suo passato, che lo costringerà ad affrontare i suoi demoni, ma anche a fronteggiare i vertici corrotti dello Stato, con le inquietanti implicazioni tra politica e malavita che definiscono il destino di una nazione. Senza volerlo, Luca dovrà compiere delle scelte precise, costretto a decidere tra quello che è giusto e quello che deve fare per forza. Anche se è contro la legge.
Ciao a tutte, oggi vi parlerò di un romanzo differente dalle mie canoniche letture, non per questo meno coinvolgente e avvincente; sto parlando di crime, basato su fatti realmente accaduti: Oltre la Rapina scritto da Manuel Sgarella.
La storia narra le avventure di Luca Morando detto “Il Cieco” - protagonista di altri 2 volumi precedenti a questo, ma con trame indipendenti -. 
"La pazienza del tempo ti costringe all'autocontrollo per non perdere la testa, la bussola, la direzione che ti porta all'obiettivo"
Il Cieco è un ex poliziotto, fatto infiltrare dalla polizia all'interno di una banda la quale sarà a capo di una rapina all'interno di una banca; purtroppo la rapina sarà solamente la punta dell’iceberg nel quale Luca rimarrà coinvolto.
Luca, manovrato sia dalla polizia che dal capo della banda detto “Il Celerino”, si trova entro un bivio, in quanto entrambi promettono per la sua fedeltà alla loro causa, la liberazione di Diana - sua fidanzata, anch'essa poliziotta - inizialmente nascosta in quanto testimone sotto protezione poi rapita.
Il punto di partenza della trama è la rapina, ma dietro ad essa si nascondono gli intrecci della malavita milanese che si intersecano con imbrogli politici dove non sai più chi è il buono e chi è il cattivo, dove il potere e il successo prevalgono sul denaro stesso, tant'è che lo scopo dell’azione criminale non era tanto prelevare denaro ma colpire nel profondo il corpo politico.
"A Milano, in quel periodo, era in corso una guerra. Una guerra che coinvolgeva tanti, troppi soggetti. Doveva scegliere da che parte stare. Non esistono torti o ragioni: tutti sono colpevoli, basta avere i giusti testimoni"
Devo ammettere che recensire questo romanzo non è per nulla semplice, in quanto, non avendo letto i precedenti volumi, inizialmente non riuscivo a ben capire chi fosse il protagonista, data l’enorme quantità di personaggi che orbitano attorno alla storia.
Una volta individuato nel Cieco il personaggio principale, sono riuscita a concentrarmi su di lui e sulla sua personalità alquanto complicata e disturbata; talvolta mi è sembrato affetto da schizofrenia con personalità multiple, un momento abbiamo Luca, un ex poliziotto che la vita ha preso letteralmente a calci, dopo aver perso moglie e figlia, ora hanno rapito la sua fidanzata facendolo nuovamente cadere nel baratro, in un altro, dopo qualche bicchiere di super alcolico, si trasforma nel suo alter ego - Il Cieco -.
La personalità del Cieco emerge unicamente quando Luca abusa di vodka, e da quel momento la razionalità e il controllo lasciano il posto all'irruenza, all'irrazionalità e ad un essere decisamente senza scrupoli.
"Luca lo sa. Lo ha accettato. Ha imparato a convivere con il Cieco. Come gli aveva suggerito la psicologa Anna. Riesce a gestirlo. Riesce a fare quel mix di personalità che rende il risultato ancora migliore"
Chissà se Luca riuscirà a interiorizzare il Cieco, fondendo le due personalità andando a crearne una terza più equilibrata?
Luca, dopo essere stato a contatto sia con i “buoni” che con i “cattivi”, avrà capito cosa si cela dietro alle loro facciate, ma soprattutto quali sono i loro veri obiettivi?
"I dubbi lo assalivano in continuazione, cercando di capire quale fosse la cosa più giusta da fare. Non sapeva più di chi fidarsi. Del vecchio amico commissario che lo aveva imbrogliato per farlo diventare un infiltrato? Oppure del Celerino che lo stava costringendo a collaborare tenendo nascosta Dì?"
Come detto precedentemente leggere questo romanzo non è stato semplice, lo stile narrativo dell’autore è risultato fluido e scorrevole, purtroppo un po’ troppo prolisso andando ad appesantire contenuti già di per sé complessi.
"Non si può impedire alle persone di essere se stesse, di essere le azioni che compiono, ma possono aiutare a vivere meglio quelle azioni. A viverle per se stessi, non per gli altri" 
Mi è piaciuto molto la contrapposizione tra il bene e il male, soprattutto tutti gli intrighi e i sotterfugi che si sveleranno mano a mano nel corso della lettura; ho altresì apprezzato i ritmi della narrazione ritenuti ben sostenuti, permettendo al lettore di rimanere in costante suspense.
Alla luce delle mie considerazioni assegno 4 Piume E Mezzo al romanzo “Oltre La Rapina”, ringraziando di questa occasione per una lettura differente dai classici Romance.
A Presto Vale

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