Scopriamo insieme alla nostra blogger cosa succede quando un grumpy convinto e con un destino da sfuggire, incontra la persona più solare e pazza del college che è anche la sorellina del suo migliore amico!
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Titolo: Carter
Serie: #02 Cage Series
Autrice: Skyler Kelly
Casa Editrice: Dri Editore
Data Di Pubblicazione: 18 Febbraio 2025
Genere: Sport Romance/ Grumpy For Sunshine/ Best Friend'S Sister
Formato: Ebook - Cartaceo
Prezzo Ebook: 2.99 €
Disponibile: Kindle Unlimited
Prezzo Cartaceo: 15.99 €
Link Amazon: https://amzn.to/3XAw8y3
TRAMA
«Dopo quella notte sei sparito nel nulla.»
«Ti aspettavi una proposta di matrimonio?»
Se nasci Vandergriff, non puoi sottrarti al futuro che la tua famiglia ha scelto per te.
Se nasci Vandergriff, non puoi diventare un giocatore professionista di hockey.
Ma non sono bravo a seguire le imposizioni.
Sono Carter Vandergriff, gioco a hockey e qualche mese fa tolto la verginità alla sorellina del mio migliore amico. Ho continuato la mia vita come se non fosse mai successo.
Ma è successo. E ora rischia di mandare tutto al diavolo.
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Essere andato a letto con la sorella svitata del mio migliore amico è un enorme casino che rischia di rovinare tutto ciò per cui ho lavorato tanto e dovrò trovare il modo di risolverlo, ma non oggi.
«Già, sembra passata un’eternità da quando la ricca snob ero io, ma ho capito che quella vita non fa per me. Dopo il tracollo finanziario, ora punto al tracollo sociale per completare la trasformazione»
«A essere sincera, non lo so. Dallo scorso aprile non ho fatto altro che pensare a lui, a quello che è successo. Ho sperato ogni giorno di ricevere un suo messaggio, ma poi mi ricordavo che per lui sono stata solo una stupida avventura di una notte e ho smesso di aspettare.»«Oggi ti ha detto qualcosa?» Annuisco.«Che è stato un errore dettato dall’alcol e non sarebbe dovuto accadere. Oh, e mi ha anche implorato di non dirlo a Noah per non rischiare di rovinare la loro performance in campo. Ha tirato in ballo la borsa di studio che perderebbe se dovesse dare di matto ed essere espulso dalla squadra.»
«Lo sai, vero, che un sorriso non rischia di ucciderti?» mi prende in giro, sostenuto da Noah.«Ha ragione, Vandergriff. Muovere i muscoli della faccia per sorridere al prossimo non comprometterà la tua performance in campo.»
«Noah andrà su tutte le furie quando saprà che lavoravi in un posto simile. Ti ho solo risparmiato la sua scenata.»«Oh, già, perché la tua non è stata affatto una scenata, dico bene? Che cavolo, Carter, mi hai trascinata fuori come un uomo delle caverne!»«Non sarei stato costretto a farlo se tu mi avessi seguito senza fare storie»
«Stavo solo facendo conversazione. Il silenzio mi mette ansia.»«E hai pensato che chiedermi con chi sono andato a letto negli ultimi mesi fosse un buon argomento di conversazione?»«L’alternativa era il surriscaldamento globale. Non sono brava a intavolare un discorso.»
«Mek, stai scherzando con il fuoco.»«Breve lezione di vita: gli uomini sono molto basici. Desiderano qualcosa e possono averla? Non la vogliono più. Ma se quel qualcosa all’improvviso non è più a loro disposizione, ecco che diventa l’oggetto dei loro desideri e sono disposti a tutto pur di ottenerla.»
«Nessun diritto. So solo cosa è meglio per te.»«Tu sai cosa è meglio per me? Comincio a essere davvero stanca che chiunque si senta libero di esprimere giudizi sulla mia vita. Sono sempre stata McKenzie La Svitata, fin dal liceo, e mi è sempre andata bene così perché non cambierei la mia personalità per niente al mondo. L’opinione altrui sul mio modo di vestire, sulle mie battute scadenti o sul mio carattere non mi hanno mai toccata, ma non tollero che qualcuno venga a dirmi come vivere la mia vita, men che meno tu.»
«Perché sei qui, Carter?» chiedo, spaventata tanto dalla domanda quanto dalla risposta.«Non sopporto di vederti con lui.» La sua confessione improvvisa mi spiazza e sbarro gli occhi, indietreggiando fino alla parete. «Non sopporto che te ne vada in giro per i corridoi del campus a sorridere e scherzare con tutti. Non sopporto quelle maledette minigonne dai colori strambi, né vederti alle mie partite con un coglione qualunque che si arroga il diritto di toccarti come se fossi sua.» «Be’, magari perché lo sono.» «No, che non lo sei, cazzo!»
«Lui non ha bisogno di un costume. Carter Vandergriff fa già abbastanza paura così com’è. Ora che ci penso, il prossimo anno potrei vestirmi da te. Seminerei il panico nel campus.»
«Dimmi, Mek, quanto è frustrante non riuscire ad avere ciò che desideri?» Un lampo di malizia le attraversa lo sguardo.«Mai quanto può esserlo negarselo di propria spontanea volontà.»
«Hai perso il diritto di goderti lo spettacolo, Vandergriff.»«Se continui ad andare in giro con quelle gonne, lo spettacolo se lo godranno tutti»
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