Titolo: Un Fidanzato Per Natale
Autrice: Elettra Doner
Casa Editrice: Kiss Publishing
Data Di Pubblicazione: 21 Dicembre 2023
Genere: Commedia Romantica
Formato: Ebook
Prezzo Ebook: 2.99 €
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TRAMA
Iago Sunriver è un lupo dell'alta finanza, e non hanno tempo per sciocchezze come l'amore o il Natale. Portia Sweetheart, sua fidata assistente, è il mastino di cui si serve per fare a pezzi gli avversari. Insieme sono una coppia invincibile. La politica di Iago prevede una precisa distinzione tra piacere e dovere, per quanto nel caso di Miss Sweetheart la cosa sia un peccato. Lei è bella, intelligente, brillante... Ma proibita. Il destino ci mette lo zampino poco prima della Vigilia, quando la nipotina di Iago arriverà all'improvviso, in lacrime per l'imminente divorzio dei propri genitori e bisognosa di trascorrere un sereno Natale.
Quale altra strategia avranno, se non quella di fingersi innamorati per regalarle un'atmosfera perfetta? Tra piccole e grandi bugie, una convivenza forzata, Iago e Portia scopriranno lati inaspettati di sé e capiranno che la linea di demarcazione tra affari e sentimenti non è così netta come pensavano.
Cos’è il Natale? Una data? Uno stato d’animo? Uno stile di vita? Nella non modesta opinione di Iago Sunriver, una maledetta perdita di tempo
«Vi avevo avvertito», fu il commento di Iago. «Che avevo un rottweiler.»«La smetta di chiamarmi così», gli sussurrò, fingendo di concentrarsi sui fogli che aveva di fronte. «Sono un’assistente», sottolineò. «Con un carattere da rottweiler.» Iago gongolò nel vedere i partecipanti al meeting del tutto spaesati. «Li ha devastati, signorina Sweetheart.»
«Titania», insistette.«Fidati di me, almeno questa volta.»«Va bene», cedette lei, singhiozzando ancora. «Però tu promettimi che Corinne avrà un bel Natale.»
«Mi dia una motivazione valida per non licenziarla», sibilò solo.«Io l’avevo avvisata!» Miss Sweetheart lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi, con un atteggiamento sconfitto che non le aveva mai visto prima. «Non sono brava con i bambini!»«Dal non essere brava al ritrovarci fidanzati c’è un mare di spiegazioni che sarei curioso di sentire.»«In aeroporto, Corinne piangeva», raccontò la donna, prendendo a camminare avanti e indietro, mordicchiandosi addirittura l’unghia del pollice. «Era disperata. Diceva che lo zio non le voleva bene perché aveva mandato una cameriera a prenderla anziché andare di persona.» Iago provò una fitta di senso di colpa.«Lei non è una semplice cameriera», obiettò, come se la cosa avesse avuto una qualche rilevanza. «È la mia assistente personale.»«Sì, beh, gliel’ho detto che non sono brava con i bambini!» «Ho afferrato il concetto, Miss.» Iago emise un verso di frustrazione.«Tuttavia, non ho capito come siamo finiti con l’essere fidanzati.»
«Mi scusi», iniziò a dire. «Non sono brava con i…»«Con i bambini. Ho capito. Da rottweiler a labrador, se c’è un moccioso di mezzo», sbottò, sempre attento a non farsi sentire.«Le assicuro che ho imparato dal mio errore. Faremo lo shopping natalizio insieme. O mi ritroverò a dormire in giardino, tanto riempirete la casa di schifezze natalizie.»«Non esageri.»«Esagerare? Questa mattina non ero fidanzato», la zittì. «Chiami Ben e lo mandi a casa sua a prepararle una valigia.»
«Mi dispiace per i brutti ricordi che ha del Natale, signore. Ma lì dietro…» Con un movimento del capo indicò la bimba che dormiva pacifica.«C’è la possibilità di crearne altri. Più belli.»
«Come facciamo a informare Babbo Natale che sono qui?» Sentire la vocina d’argento di Corinne chiedere la cosa con tanta ingenuità fu capace di aprirgli una crepa nel cuore, e lo distrasse da quei pensieri.«Tranquilla.» Portia parve meno in difficoltà su questo punto. «Lui è magico.» «Abbastanza magico da trovarmi?»«Abbastanza magico da trovare tutti i bambini del mondo.»
«E come fa a distinguere quelli buoni da quelli cattivi?»«Penso che, alla fine, porti doni a tutti.»«A tutti?» ripeté la bambina, stupefatta.«Esatto.»«Perché?»«Forse perché sono proprio i più cattivi ad avere bisogno di qualcuno che li perdoni e faccia loro un regalo.» Lei tacque per un momento, prima di aggiungere con dolcezza: «Soprattutto a Natale».
«Ci saranno dei ma e li affronteremo, lo so. Però non ora. Adesso lascia che guardi i tuoi occhi. Vorrei contarle.»«Contare che cosa?» si stupì.«Le pagliuzze d’oro nelle tue iridi. Voglio sapere quante sono.»
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