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26 aprile 2023

Review Tour: Carestia di Laura Thalassa

Oggi partecipiamo al Review Tour della saga più attesa edita dalla Hope Edizioni. Laura Thalassa torna con i suoi Cavalieri dell'Apocalisse, ci farà conoscere lo spietato "Carestia" che a detta di L'Aura vi toglierà il sonno. Vediamo cosa ne pensa la nostra blogger, buona lettura.

Titolo: Carestia

Serie: #03 I Cavalieri Dell'Apocalisse

Autrice: Laura Thalassa

Casa Editrice: Hope Edizioni

Data Di Pubblicazione: 20 Aprile 2023

Genere: Urban Fantasy/ Paranormal Romance

Traduzione: Claudia Milani

Editing: Done&Tail

Cover: Angelice Graphics

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TRAMA

Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.

Ana da Silva ha sempre creduto che sarebbe morta giovane, solo che non pensava che sarebbe successo per mano di Carestia, l’essere immortale che cinque anni prima lei aveva salvato. Ammesso che il Cavaliere si ricordi di lei, non sembra però che gliene importi, perché, quando si trovano faccia a faccia per la seconda volta, Carestia ordina che lei venga pugnalata a morte.

Ana, però, non muore.

La crudeltà è l’occupazione preferita di Carestia e quei bastardi senza Dio di umani la meritano tutta. Il Cavaliere non riesce a dimenticare ciò che gli è stato fatto, finché un fantasma tornato dal passato lo mette all’angolo, giurandogli vendetta per la sofferenza patita di recente. Carestia ne resta affascinato e decide di portare Ana con sé.

I due sono attratti l’uno dall’altra, ma restano pur sempre nemici e niente potrà mai cambiare quel fatto. Non una gentilezza, e neppure due. E, decisamente, non qualche notte di passione. È comunque consigliabile che i due riluttanti amanti smettano subito, o ci penserà il Cielo a intervenire.

Ho atteso "Carestia" come un bambino che aspetta il suo gelato da sotto il bancone di una pasticceria: trepidante, curiosa e piena di aspettative.
Laura Thalassa ha dato il via a una saga che è veramente un qualcosa di straordinario, dalle storie dei Cavalieri dell'Apocalisse nate dalla sua meravigliosa penna, secondo la mia modesta opinione ne dovrebbero trarre una serie televisiva. Ha tutte le componenti giuste per far impazzire anche il pubblico televisivo.
Stai davvero per piangere quando sei sul punto di assaggiare il paradiso? È questo che sei diventata?
Carestia è il più crudele e senza scrupoli dei Cavalieri incontrati fino ad ora; mentre Pestilenza e Guerra sono stati in qualche modo forgiati dall'essenza umana, lui è stato creato direttamente da Dio, dal nulla. Non comprende le scelte scellerate dei fratelli, i quali hanno perso la retta via unendosi a delle inutili umane, ammassi di carne senza valore.
Ana è una ragazza con tanto di quel marcio dietro le spalle che proprio per questo dovrebbe odiare tutto il genere umano, ma no! Lei è sempre pronta ad aiutare il prossimo comprendendo, cercando sempre il meglio nelle persone. 
In un Brasile apocalittico nel vero senso della parola, Ana e Carestia si conoscono proprio nel momento in cui quest'ultimo è nel pieno della sua vulnerabilità. Ana lo aiuta a ristabilirsi, non lo uccide come dovrebbe fare, al contrario insinua in lui un qualcosa che mai avrebbe pensato di provare: speranza e fiducia.
Non so come andare avanti senza spoilerare ciò che dovrete scoprire da soli; il romanzo è un turbinio di emozioni contrastanti, a volte ho odiato nel profondo il comportamento di Carestia, lui è il portatore di morte per antonomasia, non deve discostarsi dal suo compito, al suo passaggio tutto muore, e male, piantagioni, giardini e esseri umani in particolar modo, nulla è esente dalla sua furia.
Ho la certezza che sarebbe meglio la morte all’agonia di questo dolore, ma, per un motivo a me sconosciuto, sembra che invece sia destinata a sopravvivere.
Ana è un personaggio forte, deciso, autorevole e compassionevole; ha tanta fiducia nel prossimo, persino in Carestia riesce a trovare un qualcosa che potrebbe portare la luce nell'oscurità che il cavaliere si porta dietro, ma d'altronde questo essere paradisiaco ne ha passate tante; l'uomo per difesa personale, impaurito da ciò che il cavaliere ha in serbo per la sua razza, gli si è scagliato contro ferendolo, torturandolo fino alla quasi morte. 
Ecco il motivo per il quale Carestia non ha pietà per nessuno; non riesce a trovare quella compassione che tanto contraddistingue il genere umano, ogni essere da lui incontrato non ha mai provato pietà per lui, ma diciamocelo: chi proverebbe pietà per un essere immortale sceso sulla terra con il solo scopo di distruggerci? 
«Cosa dovrei farmene di te?»
 «Magari potrei scaldare quel tuo cuore davvero troppo freddo.»
Conosceremo bene Carestia attraverso gli occhi della bella Ana Da Silva, donna che come ho accennato in precedenza ha sofferto moltissimo, oggi è quello che è a causa di ciò che l'ha forgiata, la crudeltà famigliare e la possessività degli uomini però non hanno distrutto quello che c'è di più bello e puro in lei: la compassione e l'altruismo.
Fra i due protagonisti è sempre guerra aperta, Ana non ammette e ne concepisce il bisogno di distruzione di Carestia, fra loro aleggia imperterrita il senso di sfida e la voglia di fuggire della ragazza è potente, lei farà di tutto per scappare, ma Carestia la bracca e la riporta a se ogni santissima volta.
Ana è arguta, furba, una donna dalla lingua tagliente, in tutto il romanzo non abbassa mai la testa, sfida il cavaliere in continuazione, non ha paura delle conseguenze, ha passato l'inferno in passato, cosa sarà Carestia per lei in confronto? Staremo a vedere.
«Sei la parte migliore dell’umanità che ho visto fino a questo momento,» dice con voce dolce 
«e devo ammettere di non esserne impressionato.»
Ho perso un battito durante i momenti di passione fra i due, non tanto nell'atto sessuale in se, ma per le parole da lui sussurrate e "certi" gesti nei confronti di una donna che - secondo lui - ha bisogno di essere ripulita dalle sozzure di uomini senza morale e riportata alla purezza per mezzo del suo tocco; Carestia risulterà la persona più altruista e attenta del mondo, migliore perfino di Pestilenza e Guerra.
Tutto si svolge in Brasile, terra che conosce la fame meglio di ogni altra popolazione, quale scenario migliore per la Thalassa ambientare la sua storia in questo meraviglioso stato.
Come nelle altre due storie precedenti, l'autrice ci darà un assaggio di ciò che andremo a conoscere riguardo Morte, l'ultimo fratello, quello più spietato e credetemi, se arriverete a pensare che Carestia sia l'essere più sanguinario di tutti, in confronto a Morte vi sembrerà un tenero agnellino.
Se prima ci ho paragonato a una scintilla che appicca un incendio, adesso siamo come il fuoco dell’inferno.
Detto ciò, assegno al Cavaliere più sanguinario che abbia mai conosciuto Cinque Piume, e ringrazio la Hope Edizioni per la copia ARC a me inviata.
Alla Prossima, L'Aura

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