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19 marzo 2021

Recensione: La Casa Di Kimon di Ivan Gambina

Angel oggi ci parla di "La Casa Di Kimon" romanzo d'esordio dell'autore Ivan Gambina, che ci regala la storia emozionante tra Salvatore e Leonard. Due anime pure e bellissime in grado di travolgere e commuovere il lettore.
Titolo: La Casa Di Kimon
Autore: Ivan Gambina
Casa Editrice: Self Publishing
Data di Pubblicazione: Febbraio 2021
  Genere: Contemporaneo M/M
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TRAMA 
Dicembre del 1995. Dopo vent'anni di assenza, Salvo, un insegnante di Lettere quarantenne, ritorna nella sua città di origine, Siracusa. Il suo non è un viaggio di piacere, né una vacanza. Deve restare solo un giorno, giusto il tempo di sistemare alcuni documenti amministrativi, per poi ripartire immediatamente alla volta di Genova.
Tuttavia, un evento inatteso lo convincerà a prolungare la sua permanenza di altre ventiquattr’ore, e lo costringerà a fronteggiare le affilate e taglienti lame del passato. La storia si sviluppa quindi su due piani temporali differenti, quello del presente (1995) e quello del passato (1975), quando il giovane Salvo vive la sua storia d'amore con Leonard, un dottorando in Archeologia classica, che si trova a Siracusa per condurre delle ricerche di studio.
Due vicende distanti nel tempo, che camminano su binari paralleli, ma restano legate da una linea comune: il clamoroso ritrovamento archeologico di un'antica dimora greca, la Casa di Kimon.
Ciao a tutte, oggi sono qui per parlarvi di "La Casa Di Kimon", romanzo di esordio di Ivan Gambina, lettura che ha toccato le corde della mia anima. . . lettura che mi ha travolta, commossa ed emozionata.
Salvatore vive a Genova dove insegna lettere, da ragazzo ha vissuto in Sicilia, a Siracusa, ed è proprio nel suo paese che torna vent'anni dopo per sistemare delle pratiche di famiglia. Siracusa è il posto che da giovane nel 1975 l'ha visto felice! In quegli anni ha conosciuto Leonard, un ragazzo bellissimo incontrato per caso, per il quale è nato un profondo e sincero sentimento.
Salvo da giovane era un ragazzo semplice che amava studiare; ha sempre rispettato la sua mamma, ma non si può dire lo stesso di suo padre, in quanto lo trattava con disprezzo perché insospettito dal fatto che provasse attrazione per i ragazzi. Un giorno, dopo scuola, mentre si trova nella piazzetta del paese con gli amici e la sua amica Chiara - ragazza dolcissima, parte importante del romanzo - conosce Leonard, ragazzo appassionato di Archeologia che vive a Trento e si trova a Siracusa per studi.
«Di che cosa, mi scusi?» chiese Salvo perplesso.
«Come di che cosa? Di farti sorridere. Se puoi, fallo più spesso, credimi. Non è facile trovarne in giro, di sorrisi puliti come il tuo.»
I nostri protagonisti, un giorno si allontanano un pochino dal paese abitato per stare più tranquilli e, sommersa nel verde, scoprono quella che è stata moltissimi anni prima la casa di Kimon ( Kimon è stato nel V secolo a.C. un famoso coniatore di monete e medaglie, personaggio realmente esistito).
Quel luogo diventa per questi giovani ragazzi, il posto in cui possono essere loro stessi lontano da tutti, dove abbracciarsi e confidarsi lontani da occhi maligni. Ma arriva il momento in cui Leonard deve ripartire, tra la promessa di rivedersi, di sentirsi e scriversi, i due continuano ad amarsi anche se lontani.
«Sono così felice per te, per noi. Tu, piccolo amore mio, ti meriti tutta la gioia di questo mondo. E se mi darai il privilegio di accompagnarti nel cammino della vita, io ne sarò fiero.»
Mi fermo qui, non voglio aggiungere altro, vi giuro starei qui a parlarne per ore ed ore… vi consiglio solo, se amate il genere, di regalarvi questa lettura. Il romanzo inizia in maniera piacevole e scorre adagio con il racconto. L'autore è stato bravissimo a catturare l'interesse del lettore, salendo di livello con il grado di attenzione. Al contrario dei romanzi che partono in quinta, Ivan è stato in grado di incuriosire passo dopo passo in maniera equilibrata. C'è la voglia di veder fiorire l'amore, l'evolversi di queste anime pure, bellissime, che riempiono il cuore di fantastiche emozioni, fino ad arrivare verso la fine con il cuore in gola, e l'adrenalina a mille.
«Non chiedermi ciò che sai già. Mi hai stregato il cuore, Salvatore… il mio piccolo Salvatore», ripeté commosso, «È con te che voglio stare.»
«Anche io, Leonard, voglio vivere con te. Voglio vivere di te»
Amore, rabbia, dolore! Questi sono stati i protagonisti del romanzo che ho amato in ogni singola sua parte.
Scritto in terza persona, con salti temporali che vanno dal 1975 al 1995.
L'autore con maestria racconta di un paese in cui cinquant'anni fa non era neanche pensabile che si potesse amare un uomo dello stesso sesso.
Un padre padrone che non accetta suo figlio, la vergogna davanti al resto del paese poi? Non ne parliamo proprio. Ho sofferto davanti a tanta cattiveria, io sono una madre e come Marianna -mamma di Salvo- amo i miei figli e voglio solo che siano felici.
«So che vuoi bene a questo ragazzo e sento nel mio cuore che anche lui ne vuole a te. Non c’è altro che mi interessi sapere.»
Mi sento male al pensiero che ancora oggi c'è chi discrimina gli omosessuali. L'amore è qualcosa di meraviglioso, con tutte le sue forme e i suoi colori.
Insegnate questo ai vostri figli il rispetto per gli altri, indipendentemente da chi scelgono chi amare.
Uno stile di scrittura impeccabile, ricco di contenuti e colpi di scena. Le scene d'amore poi... descritte in maniera sublime: dolci, passionali e mai volgari.
Assegno a Salvo, Leonard e alla loro casa di Kimon5 Piume
Ringrazio a nome di tutto il blog, Ivan Gambina per la copia del romanzo e per la storia meravigliosa che ci ha donato. Come tuo primo romanzo direi che mi hai rubato il cuore, se potessi vederti di persona in questo momento ti farei notare con quali occhi gonfi sto buttando giù queste righe…
A Presto Angel 💙💋🌈

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